All’Ill.mo Sig. Tempia

Per il 150esimo anniversario, la prima esecuzione moderna di alcune composizioni sacre e sinfoniche ritrovate e trascritte
L’ultimo concerto del 2025 della Stefano Tempia è un ritorno alle origini con All’Ill.mo Sig. Tempia, il concerto dedicato al fondatore Stefano Tempia, con la prima esecuzione moderna di alcune sue composizioni sacre e sinfoniche, ritrovate e trascritte dal Fondo Tempia del Conservatorio di Torino quali la Sinfonia n. 1 che mostra l’ampiezza orchestrale e la sensibilità tematica del giovane Tempia, il Magnificat e la Messa Breve che rivelano la profondità del suo linguaggio liturgico e ne raccontano l’evoluzione umana ed artistica. Partecipano l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Stefano Tempia e il quartetto di cantanti solisti selezionati come Nuove Voci Tempia: Francesca Idini, soprano; Elisa Barbero, mezzosoprano; Bekir Serbest, tenore; Andrea Goglio, basso; maestro concertatore e direttore Luigi Cociglio.
Nel dettaglio, la Sinfonia n.1 op. 23 è un lavoro giovanile, ma già sorprendente per ambizione e chiarezza. Composta in prima versione nel 1848, a 16 anni, e rielaborata nel 1852, mostra un giovane autore immerso nella Torino preunitaria ma con legami internazionali testimoniati dalla dedica all’amico Clemente Castagneri, direttore d’orchestra del Teatro Italiano di Parigi. Il Magnificat op. 49 nasce circa vent’anni dopo, tra il 1868 e il 1869, alle soglie della fondazione dell’Accademia Corale. In questo brano il coro è visto come strumento di unità spirituale ma anche civile: un Magnificat che non è solo preghiera ma celebrazione dell’armonia tra fede e ragione, individuo e collettività. Nella Messa breve op. 107, scritta tra il 1870 e il 1871 per commissione della corte del Portogallo, la scrittura di Tempia raggiunge la piena maturità: sobria, equilibrata, intensamente lirica ma anche magnificente quando occorre. La forma “breve” non indica povertà, ma concentrazione: è la misura di un autore che ha ormai compreso come la semplicità possa essere il volto più alto della devozione.
Riscoprire Stefano Tempia oggi, non rappresenta un gesto di memoria, ma un atto di gratitudine verso un maestro che, con rigore e dolcezza, ha insegnato a generazioni di musicisti che la musica si serve con umiltà e si vive insieme.
STEFANO TEMPIA
Figura di spicco nella Torino dell’Ottocento, Stefano Tempia nasce a Racconigi nel 1832. Violinista, compositore e direttore di coro, inizia fin da bambino a studiare musica e violino sotto la guida del padre Giovanni Battista per poi proseguire gli studi con Luigi Felice Rossi. Ha ricoperto ruoli di rilievo, come maestro di cappella nella collegiata di Trino Vercellese e violino solista e direttore d’orchestra al Teatro Carignano di Torino. A trent’anni diventa maestro nella Cappella di Corte: inizia la carriera come insegnante di violino per poi dedicarsi esclusivamente all’insegnamento del canto corale in varie scuole della città. Nel 1875 fonda l’Accademia di Canto Corale che prende il suo nome e che ancora oggi prosegue il suo lascito virtuoso. Ha scritto più di 200 composizioni e si è distinto anche come critico musicale. Muore nel 1878 per un improvviso malore.
L’ACCADEMIA CORALE STEFANO TEMPIA
Fondata nel 1875, l’Accademia Corale Stefano Tempia è la prima associazione musicale del Piemonte e l’Accademia corale più antica d’Italia.
Riferimento storico per l’educazione alla musica e la divulgazione del repertorio a cappella e sinfonico corale, l’Accademia si distingue fin dalle origini per le frequenti collaborazioni con prestigiosi direttori come Giovanni Bolzoni, Giuseppe Martucci, Lorenzo Perosi, Arturo Toscanini, e la realizzazione di grandi eventi culturali tra cui la prima esecuzione in Italia del Judas Maccabeus di Haendel (1 marzo 1885) e la prima esecuzione a Torino della Nona Sinfonia di Beethoven (18 marzo 1888).
L’Associazione promuove una Stagione annuale di concerti ospitata presso prestigiose sedi torinesi e in decentramento, in cui abitualmente invita solisti e complessi di alto profilo oltre che offrire un notevole contributo in prima persona. Accanto all’organizzazione e alla programmazione di una stagione musicale che si svolge soprattutto a Torino, ma anche altrove sul territorio piemontese, l’Associazione partecipa a festival e a iniziative musicali in tutta la regione. Riconosciuta a livello nazionale e membro di Sistema Musica, la Stefano Tempia si distingue per la sua missione di educare alla conoscenza del canto corale e alla passione per la musica colta in tutte le sue forme. Per vocazione questa antica istituzione si spinge a esplorare repertori meno frequentati, proponendo opere e brani poco noti o raramente eseguiti, spaziando dai grandi autori della tradizione a composizioni contemporanee e arrangiamenti che dialogano con linguaggi musicali trasversali e innovativi. L’Accademia è guidata da un Direttivo composto da coristi e presieduto da Isabella Oderda, corista nelle file dei soprani e prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia della Tempia. Direttore Artistico e Maestro del Coro Luigi Cociglio.
Nel 2025 l’Accademia celebra il suo 150° anniversario con una Stagione che combina in modo armonioso antico e moderno, creando un dialogo musicale che promuove continuità e sperimentazione. Questo approccio si riflette anche nella modalità di collaborazione con artisti e gruppi, incoraggiando forme di coproduzione per ampliare le prospettive e il pubblico della Tempia. I giovani interpreti rappresentano il cuore pulsante della stagione: una significativa percentuale di concerti li vedrà protagonisti, sostenuti con pazienza e determinazione.
INFO
Giovedì 4 dicembre, ore 21
Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, Piazza Giambattista Bodoni, Torino
ALL’ILL.MO SIG. TEMPIA
150 anni di arte e tradizione musicale a Torino
Orchestra e Coro dell’Accademia Stefano Tempia
Luigi Cociglio, maestro concertatore e direttore
Francesca Idini, soprano
Elisa Barbero, mezzosoprano
Bekir Serbest, tenore
Andrea Goglio, basso
Stefano Tempia Sinfonia n.1 in Re minore, Op.3
Stefano Tempia Magnificat in Mib maggiore
Stefano Tempia Messa breve in Lab maggiore “Alla Corte del Portogallo”
(Prima esecuzione in tempi moderni)
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 10 euro (soci Tempia, under 30, enti convenzionati)
Acquisto al link: https://www.ticket.it/musica/evento/allillmo-sig-tempia.aspx
www.stefanotempia.it
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