CONCERTI 2026

CONCERTI 2026

Il viaggio continua

La stagione 2025/2026 dell’Accademia Stefano Tempia è un viaggio musicale che intreccia radici e futuro, tradizione e innovazione, memoria e sperimentazione.

Dopo il concerto dedicato alle composizioni del Maestro Tempia che chiude il 2025, il 2026
parte con un respiro nuovo e un trittico di concerti Luce d’inverno, da gennaio a marzo, che illumina le sere più fredde dell’anno con la varietà delle sue forme musicali.

Fabiola Tedesco, giovane talento torinese oggi primo violino della North Netherlands Symphony Orchestra di Groningen (Olanda), torna a Torino come solista e direttore con l’Orchestra APM di Saluzzo in un programma interamente mozartiano.

A seguire un appuntamento cameristico in coproduzione con il Conservatorio di Alessandria, protagonisti Nicola Bignami (violino), Claudio Andriani (violino e viola), Claudio Merlo (violoncello) e Penelope Mitsikopoulos (contrabbasso). A brani virtuosistici di Giovanni Bottesini si affianca l’esecuzione del celebre quintetto Die forelle (la trota) di Franz Schubert, esempio luminoso della sua arte melodica, in cui il gioco dell’acqua e il guizzare della trota diventano metafora musicale di leggerezza e vitalità.
Il trittico si chiude con la grandiosità del Requiem di Mozart, affidato al coro e all’orchestra giovanile dell’Accademia Stefano Tempia, formazione al suo debutto, che intende raccogliere e rinnovare la tradizione sinfonico-corale dell’Accademia in un’ottica di apertura alle nuove generazioni. Tre momenti diversi, accomunati dal desiderio di portare luce: la freschezza di un talento giovane e internazionale, l’intimità del dialogo cameristico e la memoria corale di una pagina immortale.

Dal mese di aprile, con Voci di primavera, la coralità, che fin dalle origini costituisce il cuore pulsante della Tempia, torna al centro con programmi che spaziano da Palestrina ad Arvo Pärt, con il Te Deum, proposti rispettivamente da due importanti realtà del settore: il giovane Ensemble Novi Cantores di Torino e il Coro della Società Corale Città di Cuneo di gloriosa tradizione.

Accanto alla tradizione corale, la Tempia darà inoltre spazio a nuovi interpreti e nuove forme con il debutto torinese dell’Open Sax Quartet in un programma dedicato alle colonne sonore.

Uno sguardo ai grandi cicli sinfonico-corali, con l’esecuzione della grandiosa Fantasia Corale di Beethoven con Marina Scalafiotti al pianoforte e il Coro dell’Accademia Stefano Tempia e la leggerezza teatrale del madrigalesco Banchieri che con Il Festino del giovedì grasso avanti cena conclude la stagione a giugno nel Salone d’Onore del Castello di Agliè, a cura del Coro da camera dell’Accademia con il suo ensemble di strumenti antichi.

Da ricordare infine, che nell’ambito delle celebrazioni per il 50esimo anniversario del Metodo Suzuki in Italia, la Stefano Tempia ospiterà un concerto che, in omaggio a Gabriella Bosio, arpista e docente di riferimento del metodo Suzuki, vedrà 60 arpe insieme sul palco.

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